Karton

 

Fu artista della vecchia scuola e una sorta di padre spirituale per le nuove leve dell’ Arte. A lui deve molto la generazione dei Binarelli, Faggi, Raimondi, Silvan, Zelli … Piero Pozzi (Pierino per gli amici), milanese, nacque nel 1897. Dopo vari mestieri, dal rilegatore di libri al tipografo, dal meccanico al vigile del fuoco, iniziò la sua carriera artistica negli anni venti col nome di Ta-i-Ko esibendosi come manipolatore e distinguendosi per tecnica ed eleganza. Abbigliato con abiti orientali divideva la scena con la moglie, signora Alba, nelle vesti di Butterfly.
Nel ’22 presentò un gioco che lo rese famoso a livello internazionale: La pesca dei pesci vivi dal nulla. Si esibì in Francia, Algeria, Tripolitania, Egitto Etiopia Turchia, Russia, Romania, Belgio, Olanda…
Nel frattempo, a Milano, aveva fondato una società di prestigiatori: il SIAM (Seguaci Italiani Arte Magica, poi Sodalizio Italiano Arte Magica). Nel dopoguerra, con lo pseudonimo di Karton, l’uomo dalle cento sigarette ebbe notevole successo. I suoi Gioco della pesca aerea e del Manifesto stracciato erano certo giochi classici, ma che lui eseguiva inimitabilmente. Era sicuramente un grande interprete degli effetti magici che “descriveva” mediante la tecnica del “monologo interiore”.
Fu uno dei primi ad aderire al Club Magico Italiano, sorto nel 1953 arricchendolo con la sua saggezza ed esperienza. Egli aveva un amore totale per la magia; studioso e ideatore, ma anche realizzatore di innumerevoli piccoli attrezzi che egli stesso costruiva. Si spense a Milano nel 1976 lasciando un indelebile ricordo in coloro che dalla sua esperienza e amore per la propria professione avevano tratto spunti e insegnamenti per la propria carriera.