Chefalo

 

Fu tra i pochissimi prestigiatori italiani che nella prima metà del ventesimo secolo assursero a fama internazionale. Secondo studi recentissimi Angelo Raffaele Cefalo, poi americanizzato in Chefalo, nacque nei pressi di Avellino nel 1885, All’età di quindici anni emigrò con la famiglia in America e solo due anni dopo già si esibiva come mago professionista del Teatro Keith, nello stesso circuito d’artisti che comprendeva anche Houdini. Su consiglio di quest’ultimo, diventato suo amico, egli tentò la fortuna in Inghilterra e modificò il proprio numero eliminando la parte parlata e limitandolo a vera e propria pantomima. Colà, consentendo a Goldston di pubblicare una serie di suoi effetti, ebbe in cambio una ratifica professionale che gli fu molto utile. Nel tempo riuscì a montare uno spettacolo che era una sorta di rivista magica, con una troupe numerosa che comprendeva nani e “giganti” e un’attrezzatura scenica molto imponente.
Ebbe enorme successo e girò tutto il mondo. Famosi rimasero i suoi numeri gli anelli cinesi e il Million dollar mistery (gioco in cui faceva apparire qualsiasi cosa da un contenitore mostrato precedentemente vuoto). La morte lo sorprese a Seul (Corea) mentre ancora si stava esibendo a settantotto anni.
Una menzione deve essere fatta per la sua partner nella vita e sul palcoscenico: quella Maddalena (o Magda, come pare venisse chiamata) Capretto Palermo che per più di vent’anni condivise le sue rappresentazioni e che, anzi, all’inizio del loro percorso professionale, era l’headliner e alla quale Chefalo sembra fungesse solo da assistente. Sembra quindi, ormai comprovata la tesi avanzata dallo storico Marco Pusterla che il mago Palermo, di cui si dice Chefalo fosse assistente a inizio carriera, non fosse Angelo Palermo, del quale si hanno notizie pressoché inesistenti, bensì Magda che nei primi spettacoli aveva un ruolo predominante.