Max Malini

 

Max Malini nasce Max Katz Breit a Ostrov (Polonia) nel 1873 ma cresce a New York come figlio d’immigrati. Giovanissimo, s’impiega nel bar del Professor Seiden, illusionista, mangiatore di fuoco e ventriloquo. Almeno all’inizio, Max vi lavora come cameriere e all’occorrenza come cantante, mostrando da subito una buona dose di talento e personalità. Ben presto, Seiden lo inizia ai trucchi del mestiere, tanto che a 15 anni Max sarà presentato pubblicamente come illusionista di professione.
In brevissimo tempo, si rivela un creativo della micromagia: compie numeri mirabili con gli oggetti più comuni, come coltelli, bicchieri, fiammiferi e fazzoletti. La sua abilità, che consiste principalmente nell’indirizzare l’attenzione degli spettatori nella direzione da lui voluta e nel saper cogliere il momento opportuno, è tale da permettergli di superare anche il problema delle mani piccolissime, nelle quali riesce a nascondere di tutto, senza che il pubblico se ne accorga, anche a una distanza ravvicinata come quando si esibisce nei bar.
Max Malini viaggerà molto e le sue esibizioni saranno assai richieste da diverse teste coronate d’Europa come pure da alcuni presidenti statunitensi. Il pubblico lo ricompenserà non solo concedendogli una popolarità straordinaria, ma anche con doni magnifici. Malini si rivelerà anche un ottimo manager di se stesso. Morirà il 3 ottobre 1942 a Honolulu (Hawaii).