Frakson

 

L’uomo delle mille sigarette

 

José Jimenez Seville nasce a Madrid il 7 febbraio 1891. Studente modello, interromperà gli studi di medicina per coltivare la passione di famiglia: l’illusionismo. Di scena in Spagna con lo pseudonimo De Olivares, è scritturato da un impresario francese per l’Olympia parigino, dove rimarrà in cartellone assai più del previsto, con numeri eccellenti di manipolazione di carte, monete e soprattutto sigarette, con indosso guanti neri per dare maggiore risalto alla esibizione. Allo scoppio del primo conflitto mondiale fa ritorno in Spagna, per trasferirsi successivamente in Argentina, dove conoscerà la futura moglie, celebre cantante lirica. Nel 1925, negli Stati Uniti, esordisce nel vaudeville per poi sfondare a Broadway, al Palace Theatre.
Nel 1930, ormai ricco, si ritira nella terra natale, con l’intento di dare l’addio alle scene. Senonché, persi tutti i suoi averi a causa della guerra civile spagnola, sarà costretto a rifugiarsi a Parigi, dove con l’aiuto di Jules Dhotel (in arte Hédolt) tornerà negli Stati Uniti, riprenderà a calcare le scene e dal 1945 acquisterà la cittadinanza americana. Le sue esibizioni, prevalentemente in America eccezion fatta per il Lido di Parigi negli anni Cinquanta, si protrarranno fino all’età avanzata. Morirà novantenne nel 1981.
Al di là dell’appellativo pubblicitario di “uomo delle mille sigarette”, José Frakson è ricordato per la maestria, l’abilità, l’astuzia, la sensibilità che infonde nelle proprie esibizioni, durante le quali ama ripetere C’est formidable!, It’s amazing! E artista formidabile Frakson lo è davvero, uomo dalla personalità straordinaria e generosissimo con i colleghi: sarà ispiratore del numero del grande Cardini (1895-1973), cederà a Fred Kaps (1926-1980) il celeberrimo gioco del sale e devolverà a Geoffrey Buckingham (1902-1996) il Gran Prix vinto al quarto congresso mondiale FISM.