MaskelyneJohn Nevil Maskelyne nasce a Cheltenham (UK) il 22 dicembre 1839. Avviato al mestiere di orologiaio, si accosterà all’illusionismo grazie a uno spettacolo spiritistico dei Fratelli Davenport: pur riconoscendo loro innegabili doti di intelligenza, ingolarità e astuzia, Maskelyne non esiterà a smascherarne i trucchi, riproponendo al pubblico il cavallo di battaglia dei Davenport (la Spirit Cabinet “cabina spiritica”) come numero illusionistico e non come manifestazione degli spiriti dei defunti.
Nel 1873, Maskelyne e l’amico George A. Cooke incominciano a esibirsi in una piccola sala del museo londinese Egyptian Hall, per poi trasferirsi nella sala principale, fino a trasformarla nel tempio del mistero per antonomasia (England’s Home of Mystery).Maskelyne
A Maskelyne, che all’Egyptian Hall rimarrà una trentina d’anni, si riconosce la paternità di alcuni numeri di grande impatto, come la levitazione di una donna o l’evoluzione dei piatti (Plate Spinning), ma anche l’ideazione di automi come il famoso Psycho (1873-74, oggi conservato al Museum of London), raffigurante un mago in abiti orientaleggianti, che interagisce con il pubblico con vari giochi e fuma una sigaretta via l’altra. Alla morte di Cooke (1905), Maskelyne entra in società con David Devant, con il quale nel 1911 pubblica Our Magic, ritenuto il testo che pone le basi di una teoria teatrale e artistica della prestigiazione.
Anche Maskelyne si lega alla cinematografia dei primordi: nonostante qualche tentennamento iniziale, introdurrà alcune proiezioni cinematografiche in ausilio dei suoi numeri teatrali, sarà il protagonista di uno dei primi film di Robert Paul, Maskelyne Spinning Plates (1896) e brevetterà con il figlio il proiettore Mutagraph (1896).
Sia il figlio Nevil (1863-1924) sia il nipote Jasper (1902-1973) seguiranno le orme di John Nevil: il primo, oltre a esibirsi all’Egyptian Hall, entrerà anche in competizione aperta con Guglielmo Marconi nel campo della telegrafia senza fili, il secondo invece presterà la propria abilità alla forza militare britannica durante la seconda guerra mondiale, escogitando trucchi mimetici e stratagemmi vari.
A John Nevil Maskelyne dobbiamo il merito di aver elevato l’illusionismo al rango di Arte, alla pari di tutte le altre arti belle.